Descrizione
S.Varanavà E.Cucchi Papa` Formicola E Altri... con cd
La crescita del bambino soprattutto nei primi anni quanto più avviene in modo globale, tanto più determina uno sviluppo armonioso che lascia aperte tutte le possibilità di trovare ruoli atti a soddisfare le proprie tendenze e capacità.
Quando poi il suono è accompagnato dal movimento sia spontaneo che guidato il coinvolgimento è totale e il bambino vive la proposta da protagonista, ruolo indispensabile perché l’esperienza divenga apprendimento.
Mi piace pensare alla musica come mezzo per presentare, far vivere e raggiungere obiettivi importanti in tutte le aree di crescita di un bambino/a: dalla ludico all’espressiva, alla motoria, alla verbale, alla creativa (ambiti che le proposte seguenti ben rappresentano) alla logico matematica, ... e credo non esistano campi dove non possa essere collocata... (Mirca Castano)
La mia nonna
La mia ragazza
Abbasso la minestrina
La musica moderna
La canzone dello studente
A 10 anni
Il balbuziente
Questa sera che si fa?
Pém dibidùgò
Papà Formicola
Tina era la mia nonna
Penso che il mondo della musica e il mondo dei bambini siano due universi che si attraggono come due poli opposti e si fondono in espressioni di felicità.
La crescita del bambino/a soprattutto nei primi anni quanto più avviene in modo globale, tanto più determina uno sviluppo armonioso che lascia aperte tutte le possibilità di trovare ruoli atti a soddisfare le proprie tendenze e capacità.
Quando poi il suono è accompagnato dal movimento sia spontaneo che guidato il coinvolgimento è totale e il bambino vive la proposta da protagonista, ruolo indispensabile perchè l'esperienza divenga apprendimento.
Mi piace pensare alla musica come mezzo per presentare, far vivere e raggiungere obiettivi importanti in tutte le aree di crescita di un bambino/a: dalla ludico all'espressiva, alla motoria, alla verbale, alla creativa (ambiti che le proposte seguenti ben rappresentano) alla logico matematica, ... e credo non esistano campi dove non possa essere collocata.
Mi piace però anche pensare la musica fine a se stessa, dove molteplici possono essere gli obiettivi raggiungibili attraverso il suo utilizzo, anche con bambini "piccoli" (C.E.M.B.)
- discriminazione e riproduzione silenzio/rumore
- discriminazione e riproduzione rumore/suono
- riproduzioni di suoni con il corpo e con quanto il mondo circostante ci offre
- ricerca di suoni in situazioni di vita giornaliera
- ricerca e riproduzione di suoni in attività organizzate (es. lettura o invenzione di una storia)
- scoperta e realizzazione di strumenti musicali
- la voce degli strumenti serve a...
- cerchiamo un simbolo per ogni strumento
- scopriamo la riga del silenzio e su di essa componiamo una situazione musicale...
e altri ancora, che la stessa vita quotidiana spesso ci propone.
E che dire poi dell'attenzione e della concentrazione così difficili da far raggiungere nella realtà anche scolastica che viviamo oggigiorno, così presenti invece in situazioni di proposte musicali?
La musica è in ogni bambino, il ruolo dell'educatore è quello di permettere che ognuno la possa vivere ed esprimere liberamente.
La crescita del bambino soprattutto nei primi anni quanto più avviene in modo globale, tanto più determina uno sviluppo armonioso che lascia aperte tutte le possibilità di trovare ruoli atti a soddisfare le proprie tendenze e capacità.
Quando poi il suono è accompagnato dal movimento sia spontaneo che guidato il coinvolgimento è totale e il bambino vive la proposta da protagonista, ruolo indispensabile perché l’esperienza divenga apprendimento.
Mi piace pensare alla musica come mezzo per presentare, far vivere e raggiungere obiettivi importanti in tutte le aree di crescita di un bambino/a: dalla ludico all’espressiva, alla motoria, alla verbale, alla creativa (ambiti che le proposte seguenti ben rappresentano) alla logico matematica, ... e credo non esistano campi dove non possa essere collocata... (Mirca Castano)
La mia nonna
La mia ragazza
Abbasso la minestrina
La musica moderna
La canzone dello studente
A 10 anni
Il balbuziente
Questa sera che si fa?
Pém dibidùgò
Papà Formicola
Tina era la mia nonna
Penso che il mondo della musica e il mondo dei bambini siano due universi che si attraggono come due poli opposti e si fondono in espressioni di felicità.
La crescita del bambino/a soprattutto nei primi anni quanto più avviene in modo globale, tanto più determina uno sviluppo armonioso che lascia aperte tutte le possibilità di trovare ruoli atti a soddisfare le proprie tendenze e capacità.
Quando poi il suono è accompagnato dal movimento sia spontaneo che guidato il coinvolgimento è totale e il bambino vive la proposta da protagonista, ruolo indispensabile perchè l'esperienza divenga apprendimento.
Mi piace pensare alla musica come mezzo per presentare, far vivere e raggiungere obiettivi importanti in tutte le aree di crescita di un bambino/a: dalla ludico all'espressiva, alla motoria, alla verbale, alla creativa (ambiti che le proposte seguenti ben rappresentano) alla logico matematica, ... e credo non esistano campi dove non possa essere collocata.
Mi piace però anche pensare la musica fine a se stessa, dove molteplici possono essere gli obiettivi raggiungibili attraverso il suo utilizzo, anche con bambini "piccoli" (C.E.M.B.)
- discriminazione e riproduzione silenzio/rumore
- discriminazione e riproduzione rumore/suono
- riproduzioni di suoni con il corpo e con quanto il mondo circostante ci offre
- ricerca di suoni in situazioni di vita giornaliera
- ricerca e riproduzione di suoni in attività organizzate (es. lettura o invenzione di una storia)
- scoperta e realizzazione di strumenti musicali
- la voce degli strumenti serve a...
- cerchiamo un simbolo per ogni strumento
- scopriamo la riga del silenzio e su di essa componiamo una situazione musicale...
e altri ancora, che la stessa vita quotidiana spesso ci propone.
E che dire poi dell'attenzione e della concentrazione così difficili da far raggiungere nella realtà anche scolastica che viviamo oggigiorno, così presenti invece in situazioni di proposte musicali?
La musica è in ogni bambino, il ruolo dell'educatore è quello di permettere che ognuno la possa vivere ed esprimere liberamente.