Descrizione
Storie di suoni cattivi e buoni รจ una raccolta di filastrocche, rime, tautogrammi, fiabe e storielle i cui personaggi principali sono i suoni: versi di animali, rumori naturali, suoni prodotti da strumenti musicali e da altre fonti sonore. Suoni โbuoniโ quando scaturiscono da situazioni positive, vantaggiose, costruttive; suoni โcattiviโ quando rappresentano il dolore, la cattiveria, la distruzione. I personaggi surreali, anticonformisti, inusuali, che in alcune storie fanno sorridere e in altre fanno riflettere, e le situazioni misteriose, comiche o serie, beffarde, fanno di questo libro un mix di freschezza e sinceritร .
Unโopera di grande importanza didattica, non solo dal punto di vista sonoro ma anche da quello letterario, espressivo, comunicativo, perchรฉ offre al docente tantissimi spunti di lavoro, con studenti di diverse fasce dโetร . Oltre alla semplice lettura, queste storie possono essere recitate, mimate, trasformate in cori parlati, coreografie, fantasie musicali, testi di canzoni. Fruibile anche in famiglia, come originale alternativa alle classiche storie della buonanotte.
Il libro, curato dal Prof. Spaccazocchi, รจ interamente realizzato da un gruppo di studenti dellโUniversitร di Urbino โCarlo Boโ che hanno frequentato le lezioni di Metodologia dellโEducazione Musicale e di Teoria Musicale del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Puoi trovare questo articolo anche sulle edicole digitali
Unโopera di grande importanza didattica, non solo dal punto di vista sonoro ma anche da quello letterario, espressivo, comunicativo, perchรฉ offre al docente tantissimi spunti di lavoro, con studenti di diverse fasce dโetร . Oltre alla semplice lettura, queste storie possono essere recitate, mimate, trasformate in cori parlati, coreografie, fantasie musicali, testi di canzoni. Fruibile anche in famiglia, come originale alternativa alle classiche storie della buonanotte.
Il libro, curato dal Prof. Spaccazocchi, รจ interamente realizzato da un gruppo di studenti dellโUniversitร di Urbino โCarlo Boโ che hanno frequentato le lezioni di Metodologia dellโEducazione Musicale e di Teoria Musicale del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Puoi trovare questo articolo anche sulle edicole digitali